I conti del DEF 2019 sono anche peggiori di quello che sembrano


Il Governo ha da poco pubblicato il DEF 2019.

Scaricando la parte relativa al Programma di stabilità (sezione I) possiamo andare a vedere alcune tavole con i dati macroeconomici e di finanza pubblica acquisiti fino al 2018 e stimati per il periodo 2019-2022:

Quadro macroeconomico DEF 2019Finanza pubblica DEF 2019Sul peggioramento dei dati relativi a PIL, deficit e debito rispetto alle stime passate si è già parlato molto in ambito giornalistico e politico. Nella seconda tavola è stato però evidenziato un aspetto che è rimasto un po’ in ombra ma che è di una certa importanza: i proventi da privatizzazioni.

Come si vede in particolare per il 2019 il Governo ha indicato proventi da privatizzazioni pari all’1% del PIL (circa 17,8 miliardi).

Questa cifra è importante perché viene sottratta al valore del deficit quando si va a determinare l’impatto sul debito pubblico. Ovvero, dal deficit dichiarato per il 2019 del 2,4% viene sottratto l’1% e quindi solo l’1,4% risultante viene considerato per l’incremento del debito pubblico.

Pensare che il governo riesca davvero a fare l’1% del PIL di privatizzazioni è molto difficile (nessuno aveva mai messo un valore così alto nel recente passato). Se fanno lo 0,2 è già tanto. Dando per buono questo valore, il debito salirebbe quindi di 0,8 punti percentuali rispetto alla stima del 132,6%, ovvero diventerebbe il 133,4%. Un valore ben peggiore, soprattutto considerando che si partiva dal 132,2% del 2018.

In definitiva, già quest’anno per far quadrare i conti sarebbe necessario trovare probabilmente circa una quindicina di miliardi (lo 0,8% del PIL). Ma è quasi certo che non verranno trovati perché indicare nel DEF delle privatizzazioni così elevate è proprio una scappatoia contabile utilizzata per nascondere i debiti sotto al tappeto e rimandarli al futuro. Il problema è che per il 2020 devono già essere trovati i 23 miliardi per disinnescare le clausole di salvaguardia ed evitare l’incremento dell’IVA. Se non bastasse, anche nel 2020 sono state indicate ulteriori privatizzazioni pari allo 0,3% del PIL.

Insomma, è evidente che i conti pubblici sono messi molto male e più passa il tempo, più è difficile nasconderlo.

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Chi vuole sapere nel dettaglio come viene determinata la stima del rapporto debito-PIL a partire dai dati di deficit e crescita può vedere la seguente formula:

Variazione Debito/PIL =
% Deficit +
Aggiustamento stock-flussi –
Var. % PIL nom. / (1 + Var. % PIL nom.) *
% Debito/PIL iniziale

I dati in ingresso per fare i calcoli li trovate nelle tavole precedenti a parte l’aggiustamento stock-flussi che è il parametro nel quale sono compresi (insieme ad altri valori) i proventi da privatizzazioni. Il valore complessivo dello stock-flussi lo trovate nella tavola a pagina 66 del DEF 2019. Bisogna considerare che il risultato può essere diverso di un decimale rispetto a quello indicato nel DEF a causa del fatto che i valori di ingresso vengono forniti arrotondati.

 

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